GLI AQUILONI di MEDIO CALDERONI
Sono tanti gli artigiani nelle città di provincia che passano una vita dentro antri odorosi costruendo con perizia ed amore oggetti d'ogni genere e degni d'attenzione e di lode. Tra questi, nella città di Ravenna, Medio Calderoni, il "tappezziere" si distingue per un invasamento creativo, un furore giocoso e allegro che ha accompagnato fino alla vecchiaia il suo lavoro: costruire e far volare aquiloni. Ora che è in pensione, nello scantinato di un modesto palazzo di periferia, ancora aggiusta divani per far quadrare i bilanci e ancora con diletto costruisce variopinti oggetti volanti. Sui muri del suo laboratorio, ancora come un tempo, campionari di stoffe, telai di sedie e divani appesi a ganci, la fedele macchina da cucire, immagini di beltà femminile, foto d'aquiloni e foto d'amici, locandine di feste e tanti oggetti in misterioso disordine come in un atelier d'artista scapigliato. Le cose più vecchie odorano di quella polvere sospesa sulle vecchie ragnatele, che non si devono togliere perché le tessiture dei ragni portano fortuna. Nuovi aquiloni sono bellamente posati su alti ripiani, i modelli già collaudati sono parcheggiati in altri luoghi regalati a bambini o a qualche sperduto museo del mondo. Ha una venerabile età, ma gli ottantaquattro anni non diminuiscono lo slancio né la laboriosa ingegnosità che va oltre l'abilità manuale. Medio è infatti un affabutatore capace di ammaliare con trovate narrative le orecchie più sorde e meno abituate al rito dell'ascoltare. Può capitare di assistere allo show narrativo di Medio che racconta ad una signora le imprese aquilonistiche più recenti che si tramutano per qualche passaggio intertestuale in ricordi di una vecchia moto avuta in gioventù, e a quella volta che incontrò la sua moglie veneta in un piccolo paesino non si sa dove e ancora.
Dalle sue mani escono con grande facilità creativa vascelli, farfalle, aerei, uccelli dalle grandi ali e incantevoli piccoli aquiloni ritoccati da minuti elementi decorativi. Caratteristica subito appariscente del suo lavorare è il rifiuto, bonario peraltro, cioé non avvelenato da rancore, o d'ogni tecnicismo esasperato. Non usa tessuti sintetici, telai in lega super leggera, e lontano anche solo dal pensare di programmare modellistiche di volo su basi ingegneristiche. Disegna su una vecchia agenda le sue idee; da questi bozzetti già vede e intuisce le possibilità realizzative, le eventuali modifiche, l'estensione e gli sviluppi realizzativi. Come i bravi costruttori di giocattoli naturali, sa che si deve raccogliere per tempo, nella stagione dovuta i materiali da utilizzare per costruire. Conosce ogni angolo attorno alla sua casa, mappa il territorio censendo i luoghi dove sa di trovare ciò che serve. Usa canne palustri e di fiume che raccoglie sui rivoli e nei fossi. Le taglia con il suo fedele coltello, le seleziona con cura e quando sono asciutte e secche, le seziona in listelle. Per modellarle, le scalda sulla fiamma di un fornello a gas, perché caratteristica dei suoi modelli è la forma ben plasmata, come una scultura. Crea rotondità, strutture a rete, angoli di presa del vento, superfici di utilizzo del vento. Preferisce tipi di colla diversi in funzione dei diversi significati d'uso dei materiali; per scaldare gli snodi, colla vinavil, per gli angoli di presa e di massimo sforzo strutturale il bostik, per impastare la carta, colle viniliche o d'acqua e farina. Risolve con sapienza intuitiva arditi problemi aerodinamici, ogni modello necessita soluzioni inventive diversificate; una nave sarà imbrigliata al pennone, un'oca selvatica sotto la struttura tubolare della pancia, la ruota gira tra le ali a forma di deltaplano.
Alcuni tra questi modelli sono riconosciuti come tra i più originali e innovativi tra quelli creati in tutto il mondo. Per questa ragione è conosciuto in tutto il mondo un "maestro"; è inoltre uno dei fondatori della benemerita "CERVIA VOLANTE", associazione di aquilonisti italiani. In Norvegia, dove è stato invitato per un incontro tra grandi aquilonisti, ha involato la sua famosissima Nave Vichinga suscitando l'entusiasmo e la compiaciuta riconoscenza di appassionati maestri giapponesi e americani. Ma Medio Calderoni è persona di squisita disponibilità, sempre pronto a stare con i bambini e volentieri partecipa a meeting, festival, raduni, costruendo per tutti piccoli e simpatici modelli.
Bravura, allegria, disponibilità: ecco i doni di questo signore che ama gli aquiloni e rende più leggero il mondo e più sopportabile.
Roberto Papetti
Centro Gioco-Ecologia "La Lucertola"
RAVENNA
IL SITO DEDICATO A MEDIO CALDERONI
UN PICCOLO VIDEOCLIP su MEDIO che gli feci poco prima di morire
link ad alcune pagine molto interessanti sugli aquiloni
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